Vai al contenuto

солнце будущего (aka il sol dell'avvenire)


Shuji

Messaggi raccomandati

Il sol dell'avvenire

Qui parto da una posizione estremamente preconcetta.

Poche cose ho da sempre personalmente trovato odiose del cinema di Nanni Moretti. Ho sempre trovato incredibilmente ipocrita lanciare strali da una posizione, comunque la si metta, privilegiata.

Ad esempio reputo l'inconsistenza umana della stanza del figlio, renda il film talmente alieno dalla realtà, da considerarlo un brutto film di fantascienza.

Ciò quindi premesso.

Credo che dopo cancellerò il messaggio .

Per dire

Che questo film m'è piaciuto, ATTENZIONE non è umano piaccia a chi non ha molto meno di 50 anni, ma in questo caso e' anche un po' un film di cui in qualche modo avevo anche "bisogno", per ritrovare cose anche solo accantonate e sopite, finalmente salutarle, con la cortesia che nasce dal prenderle a calci in cul*

Anni fa anche qua scrivevo che quelli della mia generazione e similari, noi dell'essere adolescenti o maggiorenni del crollo del muro di Berlino, avevamo sprecato un periodo pieno di prospettive, a differenza delle generazioni successive.

Alla fine invece s'è scoperto che in realtà eravamo stati presi in giro anche noi.

In anni anche successivi a quelli raccontati nel film dentro il film, c'era vitalità, le sezioni, i circoli arci, le discussioni di per sé creavano un altra possibilità, un altro possibile modo di vivere. Poi progressivamente tutto s'è inacidito in rancore, in odio, in contrapposizione non solo ideologicamente armata.

Mi ritrovo tantissimo nello scorcio in qualche modo qua e là acquerellato.

Fatto sta che comunque questa e' la storia di un ego che già prima difficilmente si confrontava con la realtà, figurarsi con l'età.

Film, non avrai le mie ossa, non dico neanche in realtà che mi sei piaciuto, ma ti riconosco.

  • Grazie! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

2 hours ago, Shuji said:

Il sol dell'avvenire

Qui parto da una posizione estremamente preconcetta.

Poche cose ho da sempre personalmente trovato odiose del cinema di Nanni Moretti. Ho sempre trovato incredibilmente ipocrita lanciare strali da una posizione, comunque la si metta, privilegiata.

Capisco quello che intendi. L'ho sentito molto anche io, intendo l'ho "percepito e pensato" molto anche io. Quel tipo di borghesia di sinistra italiana che ha sempre pensato che la sinistra popolare fosse il benessere del dopoguerra, che è consumistico e borghese. Ma del resto, quando si parla (e con una ragione storica) di "cattocomunismo", si capisce che talune "grandi narrazioni" invero passate, pur morte e sepolte, sono state nei tempi e nei luoghi declinate secondo ragioni storico-culturali a dir poco endemiche, dacché la figura del Cristo divenne quella del "buon pastore", uomo probo della campagna italica, nel nostro medioevo. Quindi anche la più anticlericale delle "grandi narrazioni" passate poteva declinarsi in ottica cattolica, no? Tipo.

 

Quote

Ad esempio reputo l'inconsistenza umana della stanza del figlio, renda il film talmente alieno dalla realtà, da considerarlo un brutto film di fantascienza.

Non l'ho mai veduto e quindi dignitosamente mi taccio.

 

Quote

 

Ciò quindi premesso.

Credo che dopo cancellerò il messaggio .

 

:-D

(Non è un dispetto, si capisce).

 

Quote

 

Per dire

Che questo film m'è piaciuto, ATTENZIONE non è umano piaccia a chi non ha molto meno di 50 anni, ma in questo caso e' anche un po' un film di cui in qualche modo avevo anche "bisogno", per ritrovare cose anche solo accantonate e sopite, finalmente salutarle, con la cortesia che nasce dal prenderle a calci in cul*

 

Già solo per queste righe mi hai messo una forte voglia di vedere questo film.

Mi documenterò.

Grazie.

 

Quote

Anni fa anche qua scrivevo che quelli della mia generazione e similari, noi dell'essere adolescenti o maggiorenni del crollo del muro di Berlino, avevamo sprecato un periodo pieno di prospettive, a differenza delle generazioni successive.

Ricordo quando lo scrivesti, e ricordo che ti plaudii per l'onestà e la verità espresse.

Ribadisco detto plauso con rinnovato entusiastico vigore.

Si tratta, in soldoni (che pure sono ignorantoni, certo), della differenza tra noialtri GenX (la generazione più viziata della storia ad oggi) e i MIllenials (la generazione più imbruttita della storia ad oggi).
 

Quote

Alla fine invece s'è scoperto che in realtà eravamo stati presi in giro anche noi.

 

Sì, e anche questo è verissimo. Perché non eravamo, invero, dei late boomers, (i veri e solo boomers essendo i nostri padri). Eravamo early millenials, in fin dei conti.

Qualcuno di svedese cantava.

Hey modern days, here we come
But our feet are swollen and we got no place to stay
But we hope it would still be okay
'Cause we brought champagne
And we thought that there must be sleeping bags
(In this very modern day)
But we're all very proud to be here today
The first of a thousand million modern days
'Cause it's a scam, it's a royal kind of wham-bam figure
It's abrieved in the sense of being up-john and senseless
It's a see-saw sickness, it's a snake-bite, low-chant jive
On the century's crime

Tutto vero, secondo me.
 

Quote

Noi siamo stati la generazione più viziata, ma anche più presa in giro di sempre.

In anni anche successivi a quelli raccontati nel film dentro il film, c'era vitalità, le sezioni, i circoli arci, le discussioni di per sé creavano un altra possibilità, un altro possibile modo di vivere. Poi progressivamente tutto s'è inacidito in rancore, in odio, in contrapposizione non solo ideologicamente armata.

Mi ritrovo tantissimo nello scorcio in qualche modo qua e là acquerellato.

Fatto sta che comunque questa e' la storia di un ego che già prima difficilmente si confrontava con la realtà, figurarsi con l'età.

Film, non avrai le mie ossa, non dico neanche in realtà che mi sei piaciuto, ma ti riconosco.

Mado', le righe che hai vergato qui sono fortissime, potentissime.

Vorrò vedere questo film, ma vorrei vederlo con te.

Onesto, sincero e giuro.

E poi (ri)vedere con te THE DREAMERS di Bertolucci, al cinema.

E parlarne.

Ma dal vivo e de visu, con le facce e le espressioni e la puzza delle persone vere e vive.

 

2 hours ago, Shuji said:

Ma vi ricordate di quando si parlava di alternativa socialista?

Sì. A dire il vero penso che prima ancora si parlasse di "terza via", ed era una "alternativa" ai fronti opposti di una lotta di classe da noi mai davvero esperita. Perché siamo una cultura cristiana, per quanto ipocrita, e siamo nati un una terra florida, e in più non abbiamo mai davvero avuto una vera rivoluzione industriale.

A Ravenna, questa Pasqua, ho pensato molto al tema che tu citi.

E ho pensato che quell'alternativa alla fine è un modo ipocrita all'italiana di star bene da borghesucci che si chiamano popolari.

Ovvero, il lusso estremo di esser ricchi in una società di tutti ricchi e quindi non doversi sentire ricchi.

Pancia piena e coscienza linda. WoW.

Alla fine è l'eredità dei tentativi delle dittature socialiste, una forma di capitalismo socialisticamente moderato che funziona finché si è diffusamente ricchi abbastanza.

 

2 hours ago, Shuji said:

Che diavolo e' successo al mondo in tutti questi anni.

L'invecchiamento, suppongo.

Tuo, mio, e della nostra generazione. E dei suoi sogni di bambino.

Poi resta solo l'antropofagia sociale.

Modificato da Shito
Link al commento
Condividi su altri siti

Per come ho visto presentare questo film, ero convinto fosse del tutto autoreferenziale e che quindi fosse difficile trovarci anche solo un valore "generazionale": in parte sarà la solita scarsa capacità pubblicitaria, per cui nel trailer si nota solo la recitazione (scadente) e qualche battuta (idem)... Interessante che comunque ci si veda qualcosa di più e di "autentico". Non penso comunque di andarlo a vedere... o dovrebbe avere un qualche valore anche per chi (per la generazione che) ha appreso e visto la Prima Repubblica e le sue situazioni sociali come fatti storici misteriosi, le cui logiche nessuno si cura di spiegare a chi non le ha vissute? >_<

 

(Momento: "alternativa socialista" a me fa pensare a qualcosa di non più recente di Craxi (e sulla bocca di quest'ultimo senza dubbio sarebbe stata una presa in giro, dopo la quale non si è più sentito parlare di socialismo fino agli ultimi anni), mentre "terza via" mi pare tardi anni '90... ???)

Modificato da Anonimo (*lui*)
Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, Shuji ha scritto:

Anni fa anche qua scrivevo che quelli della mia generazione e similari, noi dell'essere adolescenti o maggiorenni del crollo del muro di Berlino, avevamo sprecato un periodo pieno di prospettive, a differenza delle generazioni successive.

Alla fine invece s'è scoperto che in realtà eravamo stati presi in giro anche noi.

In anni anche successivi a quelli raccontati nel film dentro il film, c'era vitalità, le sezioni, i circoli arci, le discussioni di per sé creavano un altra possibilità, un altro possibile modo di vivere. Poi progressivamente tutto s'è inacidito in rancore, in odio, in contrapposizione non solo ideologicamente armata.

Ogni generazione ha le sue illusioni, le sue ideologie, le sue false speranze, le sue prese per i fondelli.

Moretti può anche fare un film nel film, dove inventa un passato in cui non ci sono le foto di Stalin nelle sezioni del PCI, in cui quel partito solidarizza con i lavoratori ungheresi in lotta contro l'imperialismo russo, in cui gli iscritti al partito manifestano il loro internazionalismo sfilando sotto l'insegna di Trotsky. Ma la verità è che Togliatti era un uomo di Stalin, e i lavoratori gli andavano dietro credendo alla menzogna del socialismo in Russia. Ovviamente ci furono anche allora uomini che si opposero allo stalinismo impugnando la bandiera dell'internazionalismo proletario. Ma non stava certo a Moretti il compito di raccontarli. Ne' poteva farlo con questo film, che è solo in apparenza politico.

Detto questo, Il sol dell'avvenire è piaciuto parecchio anche a me: è un ritorno alle origini del cinema di Moretti, che torna a indossare i panni del suo delirante alterego, mettendone però a nudo le fragilità emotive e le dipendenze affettive, nascoste dietro al suo solito egocentrismo sprezzante.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

6 minutes ago, Arlec said:

Moretti può anche fare un film nel film, dove inventa un passato in cui non ci sono le foto di Stalin nelle sezioni del PCI, in cui quel partito solidarizza con i lavoratori ungheresi in lotta contro l'imperialismo russo, in cui gli iscritti al partito manifestano il loro internazionalismo sfilando sotto l'insegna di Trotsky. Ma la verità è che Togliatti era un uomo di Stalin, e i lavoratori gli andavano dietro credendo alla menzogna del socialismo in Russia. Ovviamente ci furono anche allora uomini che si opposero allo stalinismo impugnando la bandiera dell'internazionalismo proletario. Ma non stava certo a Moretti il compito di raccontarli. Ne' poteva farlo con questo film, che è solo in apparenza politico.

Non ti sto seguendo tantissimo.

Dagli anni 70 circa ci fu effettivamente uno strappo col PCUS, tu a cosa ti stai riferendo nel concreto?

Per il resto, si, come dicevo prima c'era l'idea di un nuovo modello, poi si è tutto stinto nel revanscismo da conventio ad excludendum, rancori ed odio.

 Ma quindi come c'entra questo in quanto quotato da me?

Link al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, Anonimo (*lui*) said:

Momento: "alternativa socialista" a me fa pensare a qualcosa di non più recente di Craxi (e sulla bocca di quest'ultimo senza dubbio sarebbe stata una presa in giro, dopo la quale non si è più sentito parlare di socialismo fino agli ultimi anni), mentre "terza via" mi pare tardi anni '90...

Identifico un afflato generale.

Il fatto che tu voglia legarlo a qualcuno mostra uno dei motivi della situazione attuale.

Link al commento
Condividi su altri siti

13 hours ago, Shuji said:

Per il resto, si, come dicevo prima c'era l'idea di un nuovo modello, poi si è tutto stinto nel revanscismo da conventio ad excludendum, rancori ed odio.

la fine delle grandi narrazioni conduce o al solipsismo o alla tifoseria.

Solitudine o rabbia, insomma.

Frattanto ho preso due biglietti per mercoledì.

Non andavo al cinema dai tempi di Arrival, e anche li fu un caso. La storia della mia vita.

Shu, se incontri Moretti a Monteverde fatti offrire una fetta di quella torta da servirsi con la panna.

Modificato da Shito
Link al commento
Condividi su altri siti

13 hours ago, Arlec said:

Ogni generazione ha le sue illusioni, le sue ideologie, le sue false speranze, le sue prese per i fondelli.

Moretti può anche fare un film nel film, dove inventa un passato in cui non ci sono le foto di Stalin nelle sezioni del PCI, in cui quel partito solidarizza con i lavoratori ungheresi in lotta contro l'imperialismo russo, in cui gli iscritti al partito manifestano il loro internazionalismo sfilando sotto l'insegna di Trotsky. Ma la verità è che Togliatti era un uomo di Stalin, e i lavoratori gli andavano dietro credendo alla menzogna del socialismo in Russia. Ovviamente ci furono anche allora uomini che si opposero allo stalinismo impugnando la bandiera dell'internazionalismo proletario. Ma non stava certo a Moretti il compito di raccontarli. Ne' poteva farlo con questo film, che è solo in apparenza politico.

Detto questo, Il sol dell'avvenire è piaciuto parecchio anche a me: è un ritorno alle origini del cinema di Moretti, che torna a indossare i panni del suo delirante alterego, mettendone però a nudo le fragilità emotive e le dipendenze affettive, nascoste dietro al suo solito egocentrismo sprezzante.

 

Questo è un commento interessante, perché a tutta prima lo si direbbe quasi antinomico in sé, quindi è molto umano.

Grassetti miei. Che mi spingono una volta di più in sala.

Messa come la metti tu, anche lui sembra proprio un DREAMER bertolucciano. Ovvero: "We accept him, one of us!"

Dis-moi que c'est pour toujour!

* * *

Nel diorama il tempo non ci può far male
Non c'è prima e non c'è poi
Solo l'apice di vite singolari
L'illusione che non marciranno mai
Figlia mia ti chiedo il mondo e me lo dai
Bimba mia ti sposo in chiesa lo vedrai
Vita mia faccio il possibile per noi
Fissi dietro il vetro a bocca aperta
Fuori piove il tempo passa ce ne accorgeremo poi
 
(cfr. la vetrinetta dell'otaku)
Modificato da Shito
Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, Shuji ha scritto:

Dagli anni 70 circa ci fu effettivamente uno strappo col PCUS, tu a cosa ti stai riferendo nel concreto?

Uno strappo che però non ha riavvicinato il partito al pensiero di Marx ed Engels o all'internazionalismo di Trotsky, come si diverte a fantasticare Moretti nel finale del film. La terza via di Berlinguer non li ha portati al socialismo, ma al suo completo abbandono, in favore di un riformismo ignorante, e neanche tanto di sinistra.

Poi c'erano i gruppi extraparlamentari che si richiamavano allo stalinismo, al maoismo, al castrismo, al terzomondismo, ecc., che a forza di droga e libero amore sono finiti, chi in galera, chi nei salotti buoni della politica e del mondo intellettuale, chi (la maggior parte) a ingozzarsi davanti a uno schermo televisivo.

13 ore fa, Shuji ha scritto:

Ma quindi come c'entra questo in quanto quotato da me?

Che questa "vitalità" delle "sezioni" dei "circoli arci" e delle "discussioni" non hanno prodotto nulla di valido e di concreto, perchè questa "idea" di un "nuovo modello" era campata per aria.

Sono quindi d'accordo con la tua conclusione, quando affermi che:

14 ore fa, Arlec ha scritto:

Alla fine invece s'è scoperto che in realtà eravamo stati presi in giro anche noi.

Ma questo vale per tutte le generazioni.

Modificato da Arlec
Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, Shuji ha scritto:

Identifico un afflato generale.

Il fatto che tu voglia legarlo a qualcuno mostra uno dei motivi della situazione attuale.

La mia era un'osservazione cronologica legata al commento di Shito; l'alternativa socialista non mi ispira nulla di più recente del PSI, il PSI ha avuto il suo mutamento e decadenza con Craxi -> mi sembra che l'alternativa socialista abbia avuto il suo mutamento e decadenza con Craxi. :thumbsup:

Continua a incuriosirmi se appunto l'afflato sia percepibile da chi è disconnesso/a generazionalmente dalla Prima Repubblica...

Link al commento
Condividi su altri siti

2 hours ago, Anonimo (*lui*) said:

La mia era un'osservazione cronologica legata al commento di Shito; l'alternativa socialista non mi ispira nulla di più recente del PSI

Tu sai cos'è l'Internazionale Socialista?

Hai idea che uno dei motivi dell'acredine, e rancore sempre lì torniamo, del PCI con Craxi e accoliti e' che hanno praticamente da sempre osteggiato l'iscrizione del PCI/PDS ell'internazionale?

Link al commento
Condividi su altri siti

4 hours ago, Arlec said:

Ma questo vale per tutte le generazioni.

Mi dispiace ma no, il tipo di cambiamenti di quegli anni non e' confrontabile con gli odierni, allora si sono gettate le basi per l'odierno.

Solo che qualcuno ha giocato sporco.

Inoltre il così fan tutti e' uno dei principali brodi di coltura per la massimizzazione dell'insignificanza ideale odierna 

Link al commento
Condividi su altri siti

4 hours ago, Arlec said:

Che questa "vitalità" delle "sezioni" dei "circoli arci" e delle "discussioni" non hanno prodotto nulla di valido e di concreto, perchè questa "idea" di un "nuovo modello" era campata per aria.

Ti rendi conto che questo e' il mio cruccio e la mia irritazione che dicevo agli inizi?

Link al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, Shuji said:

Ti rendi conto che questo e' il mio cruccio e la mia irritazione che dicevo agli inizi?

Il senso di spreco, di fallimento, o di inganno - o tutti e tre?

Per me tutti e tre, volendo.

E lo dico da ex-cinico (da ragazzo), poi nichilista e sempre stoico.

Link al commento
Condividi su altri siti

ma insomma, prima che vi lasci due righe su 65 (fuga dalla terra), di fondo è pur sempre il solito polpettone nichilista, sfrontato, piagnucolone, "nostalgico però" (ovvero non lo voglio ammettere direttamente quindi ci costruisco sopra un immenso giro di parole) e disagiato di moretti?

Link al commento
Condividi su altri siti

2 minuti fa, Roger ha scritto:

ma insomma, prima che vi lasci due righe su 65 (fuga dalla terra), di fondo è pur sempre il solito polpettone nichilista, sfrontato, piagnucolone, "nostalgico però" (ovvero non lo voglio ammettere direttamente quindi ci costruisco sopra un immenso giro di parole) e disagiato di moretti?

Secondo me non è "il solito" film di Moretti, anche se per tre quarti della pollicola sembra ricalcarne la struttura.

Link al commento
Condividi su altri siti

42 minutes ago, Roger said:

dunque rimpianti? fallimento? mitigati dal suo sogno infinito, nel quale crede anche se non poteva realizzarsi e paradossalmente riconosce non potrà nemmeno in futuro

Ehr, no.

Fosse così sarebbe una storiella da adolescenti andati a male. Il Nostos Algos e' ancora roba da chi sta ancora andando in una direzione, con gli anni, quelli già con un po' sul groppone, diventano emuli di Bruce Willis in die hard e camminano senza granché problemi o dolori sui cocci della loro esistenza, magari fermandosi a vederne i riflessi e le forme buffe.

Questo film ha un passato incastonato in una finzione, che a sua volta diventa ossessione minore di per sé e cartina di tornasole per le altre ossessioni in giro.

Ma la nostalgia non è di per sé una caratteristica dei ricordi .

C'è il faccio cose, vedo gente, e si affaccia anche per poco una nuova ossessione, quella del non capire ma comprendere gli altri, insieme alla propria barra che non e' più sicura come un tempo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mmmh, quando (una delle poche volte in cui) il Bianconiglio parlò di Roma:

 

Sul raccordo anulare, i ragazzi di ieri
Hanno vecchi fucili e una fotografia
Hanno fatto la spesa ed i conti col tempo
Ma la loro ballata finisce a metà

Ho sorriso a mio figlio all'uscita di scuola
Ho guardato la casa che una volta abitai
Perché quando te ne vai è davvero come se
Capissi per la prima volta l'uomo che sarai
Perché tutto quel che hai prima o poi lo perderai
(In autunno foglie e rami se li porta il vento)

Il futuro desertifica la vita ipotetica
Qui la vista era magnifica, da oggi significa
Che ciò che siamo stati non saremo più
 
E potremo anche avere altre donne da amare
E sconfiggere l'ansia e la fragilità
E magari tornare a sbronzarci sul serio
Nella stessa taverna di vent'anni fa
Ma diversa arriverà la potenza di un addio
O la storia di un amico entrato in chemioterapia
E la vita che verrà ci risorprenderà
(Ma saremo noi ad essere più stanchi)

Il futuro cementifica la vita possibile
Qui la vista era incredibile, da oggi è probabile
Che ciò che siamo stati non saremo più

Il passato adesso è piccolo, ma so ricordarmelo
Io, Gianluca, Rocco e Nicholas, felici nel traffico
Di un marciapiede del Pigneto vite fa
Modificato da Shito
Link al commento
Condividi su altri siti

20 ore fa, Roger ha scritto:

dunque rimpianti? fallimento? mitigati dal suo sogno infinito, nel quale crede anche se non poteva realizzarsi e paradossalmente riconosce non potrà nemmeno in futuro?

No, secondo me la differenza rispetto al passato è il riconoscimento degli "altri" e la necessità di comprenderne e rispettarne le scelte.

E non si tratta di un sogno, ma della vita di tutti i giorni, dei rapporti fra le persone, che non necessariamente devono farsi del male, ma con un po' di coraggio, possono persino essere felici.

Per questo ho detto che è un film solo apparentemente politico: grattando la superfice si scopre che il vero tema portante è quello dell'amore.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, Arlec said:

No, secondo me la differenza rispetto al passato è il riconoscimento degli "altri" e la necessità di comprenderne e rispettarne le scelte.

E non si tratta di un sogno, ma della vita di tutti i giorni, dei rapporti fra le persone, che non necessariamente devono farsi del male, ma con un po' di coraggio, possono persino essere felici.

Per questo ho detto che è un film solo apparentemente politico: grattando la superfice si scopre che il vero tema portante è quello dell'amore.

 

Ribadisco il cum-prehendere, non capire

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già un account? Accedi da qui.

Accedi Ora
  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazione Importante

Procedendo oltre nell'uso di questo sito, accetti i nostri Termini Di Utilizzo